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Per i cristiani perbenisti che lo hanno definito frastornante, per quelli che pensano che i romani non potessero essere così creativi nella tortura, per tutti quelli insomma che non hanno sopportato il sangue di questo film, Isaia 52:14 afferma: "Come molti, vedendolo, sono rimasti sbigottiti - tanto era disfatto il suo sembiante al punto da non sembrare più un uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio d'uomo".
Certo, il volto di Gesù perfetto, con un rivoletto di sangue, del film di Zeffirelli è più poetico, digeribile e rassicurante, ma non rappresenta la realtà dei fatti.
Il brano musicale di John Debney alla fine del film, durante la resurrezione (ops, questo dovevo scriverlo nello spoiler?), è da antologia.